Come raccontato dalla nostra Italian Dreamer Martina, la Nuova Zelanda è il posto perfetto per fare un’esperienza di lavoro. Tuttavia, prima di partire è necessario conoscere tutte le procedure necessarie per recarsi nel Paese senza trovare sorprese e conoscere i diversi Visto Nuova Zelanda.
Anzitutto, dopo la pandemia e con le vaccinazioni arrivate a buon punto, attualmente non è più necessario il Green Pass né alcuna certificazione particolare legata al Covid-19 per entrare in Nuova Zelanda (e questa è sicuramente una buona notizia per tutti). Sul sito web dell’immigrazione neozelandese si trovano diverse opzioni utili a chiunque voglia recarvisi, per motivi di lavoro o di studio. Ci sono tantissime tipologie di Visto Nuova Zelanda che si suddividono in alcune categorie: Visa per visitare la Nuova Zelanda, per studiare in Nuova Zelanda, per lavorare in Nuova Zelanda, per raggiungere la famiglia, per iniziare un business o investire in Nuova Zelanda, infine per vivere in Nuova Zelanda.
Tipologie di Visto Nuova Zelanda
Analizziamo di seguito i principali casi di Visto Nuova Zelanda dedicato a chi vuole fare un’esperienza professionale nel Paese, in particolare se non si è già in possesso di un contratto con un datore di lavoro in Nuova Zelanda.
Per chi è disposto a partire all’avventura e ha le skills giuste, è previsto il Skilled Migrant Category Resident Visa: descritto, appunto, come un Visto riservato “alle persone che possiedono le capacità che potranno contribuire alla crescita economica della Nuova Zelanda“. Prima di fare domanda è necessario inviare una “expression of interest” (EOi) con i dettagli della propria esperienza personale nonché dei titoli di studio. Una selezione basata su un punteggio permetterà l’accesso nel Paese, in cui si potrà dunque lavorare, studiare e vivere anche insieme alla propria famiglia.
Per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, c’è l’opzione del Working Holiday Visa (specifico per l’Italia). Un Visto che consente di restare in Nuova Zelanda per lavorare fino a 12 mesi, ma anche studiare o fare formazione fino a 6 mesi. In questo caso non si può accettare una professione permanente o lavorare per lo stesso datore di lavoro per oltre 3 mesi. Rispettando alcuni semplici requisiti e acquistando anche il biglietto aereo del viaggio di ritorno, si potrà entrare nel Paese e cercare un posto di lavoro ma anche viaggiare dentro e fuori la Nuova Zelanda per tutta la durata del Visto.
Nel caso in cui si abbia già un’offerta di lavoro ci sono altri Visti, suddivisi anche a seconda del ruolo o del settore per cui si andrà a svolgere la propria attività. Inoltre, per il Working Holiday Visa (il più utilizzato e consigliato se si parte all’avventura) è possibile chiedere un rinnovo nel caso in cui si siano svolti lavori stagionali nell’ambito dell’orticoltura e viticoltura: così il Visto sarà valido per altri 3 mesi (Working Holiday Extension Work Visa).
Visto Nuova Zelanda per studiare
Per quanto riguarda l’esperienza di studio, ci sono differenti Visti che vanno a rispondere alle più svariate esigenze. Dal Visitor Visa (con cui si ha la possibilità di studiare per 3 mesi e stare nel Paese fino a 9 mesi) al Fee Paying Student Visa (che permette di studiare a tempo pieno, lavorando anche part-time oppure full time durante le vacanze) fino al Pathway Student Visa (grazie al quale si può studiare in tre corsi consecutivi).
Oltre al sito web dell’immigrazione della Nuova Zelanda, sono disponibili diverse agenzie (online e non) che possono dare tutte le informazioni del caso. Per conoscere l’esperienza di chi ha vissuto e lavorato in Nuova Zelanda, qui trovate la storia di Martina.